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DUE CHIACCHERE CON GIUSEPPE DESTRO, PRESIDENTE PROVINCIALE FIPSAS SEZIONE DI PADOVA

20 Apr 2022

Quest’oggi ci siamo recati in Federazione a Padova dove ad accoglierci c’era Giuseppe Destro, neo Presidente Provinciale, che ci ha dedicato un po’ del suo tempo per rispondere a qualche nostra domanda. Ecco il testo dell’intervista realizzata.

 

· Chi è Giuseppe Destro?


“Ho 68 anni ed attualmente sono pensionato, ho lavorato nel mondo dell’abbigliamento per 43 anni, di cui gli ultimi dieci a livello dirigenziale presso una multinazionale dell’abbigliamento.”


· Come è nata la tua passione per la pesca?


“Come tutti ragazzini che abitano vicino ad un corso d’acqua (fiumicello) prima o dopo sentono l’attrazione di provare a pescare. Avevo una decina d’anni quando con una canna di bambù tagliata in un canneto e con 50 Lire date dalla mamma ho comperato il mio primo completo da pesca. Allora c’era un piccolo negozio (si chiamava Bufa) dove si imbalsamavano gli animali, e di sfroso vendeva anche materiale da pesca, ovviamente materiale dell’epoca. Allora ho preso 10 metri di bava di diametro sostenuto, arrotolati su un pezzetto di carta, due galleggianti di sughero, quelli a pallina con il bastoncino centrale per passare la lenza, portata sconosciuta, tre o quattro ami forgiati numero identificabile e per finire una manciata di pallini spezzati per tarare il tutto. Ero il più felice del mondo.

Con altri ragazzini vicini di casa, si passavano delle ore sulle rive del fiumicello, quattro vermi di terra su un barattolo erano più che sufficienti per catturare di tutto: scardole, pesci gatto, persici sole ed il massimo quando si catturava qualche tinca o qualche piccola carpa. Sono ricordi indimenticabili.


· Cosa ti ha portato ad entrare nel mondo della Federazione?


“Direi che è stato un susseguirsi di fatti. Attraverso degli amici ho iniziato a frequentare il mondo dell’agonismo che ho praticato per diversi anni; la mia prima società è stata “l’Amo Cortese” con sede a Corte di Piove di Sacco ove sono stato per alcuni anni; era una piccola società con non molti aderenti ma tutto sommato un ambiente gradevole e famigliare. Nei primi anni ottanta sono poi passato alla società “Pescatori Padovani” ove attualmente mi trovo e credo sarà anche quella dove rimarrò per il durare della mia attività di pescatore.

Tornando alla Federazione, mi attirava l’idea di fare il Giudice di Gara ed è stato il secondo passo per entrare in quel mondo; infatti, attraverso il Vice Presidente di allora e di oggi il Sig. Livio Barison, ho frequentato un corso di preparazione indetto dalla FIPSAS come “Giudice di Gara” per ottenere il brevetto e così è stato. Ovviamente il suo aiuto è stato importante, non solo per approfondire e gestire il “Programma Gare”, ma anche per iniziare a frequentare la Sezione di Padova in previsione di un mio ipotetico inserimento appena si creavano le opportunità.  Ho iniziato con l’elezione a consigliere nel quadriennio passato 2017/2020 per poi arrivare ad oggi dove copro il ruolo di Presidente.”


· Da pochi mesi Presidente della Sezione Provinciale di Padova. Come stai vivendo questa nuova esperienza?


“Ti dirò che quando ho iniziato a frequentare la Sezione di Padova non immaginavo di svolgere questo ruolo. Pensavo di affiancare il Sig. Barison per il tempo che decideva di rimanere attivo per poi sostituirlo nel ruolo il momento che decideva di chiudere la sua carriera in Sezione. Le situazioni che si sono susseguite hanno modificato le mie intenzioni iniziali, con la convinzione di dover accettare l’incarico che mi veniva proposto e, alla luce di questi primi mesi, devo ammettere che tutto sommato non mi dispiace.”


· Un bilancio di questi primi mesi di Presidenza?


“E’ stato un periodo impegnativo perché mi sono ritrovato in una realtà che non conoscevo, in quanto il mio impegno passato era esclusivamente legato al mondo dell’agonismo e alle sue manifestazioni. La funzione della presidenza è un ruolo più gestionale che comprende rapporti con istituzioni esterne alla Sezione quali Comune, Genio Civile, Provincia, Polizia Provinciale e non per ultimo le Banche per una gestione finanziaria. Rimangono ovviamente i rapporti con il Comitato Regionale Veneto, di cui ricopro il ruolo di segretario, e la FIPSAS di Roma con cui va tenuto un carteggio giornaliero.

Specifico in oltre che la Sezione è un’entità con un suo bilancio e molteplici attività che vanno verificate con continuità per evitare di doversi trovare in situazioni di difficoltà. Come vedi c’è molto fare, gli impegni non mancano e con un po’ do pazienza e di collaborazione con la presidenza passata vediamo di risolvere i problemi man mano che si presentano.”


· Sono molte le nuove idee avanzate. Ci puoi raccontare quali sono le principali iniziative che porterai avanti?


“Mi rendo conto, man mano che mi addentro nella conoscenza della Sezione, che molte situazioni dovranno essere affrontate per migliorare o per risolvere eventuali carenze. Abbiamo cercato di fare una scaletta, dando priorità alle richieste più immediate e incombenti. Il punto dolente del momento è la vigilanza sul territori della Provincia di Padova, praticamente inesistente. Ad oggi sono attive solamente due Guardie Giurate Volontarie che si occupano prevalentemente della “Zona A” comprendente la parte superiore della Provincia con acque a prevalenza di salmonidi. Il rimanente del territori è praticamente incontrollato e in balia del bracconaggio cosciente della libertà di azione. Proprio in questi giorni stiamo affiliando un gruppo di ragazzi, attualmente legati al mondo del carp fishing e in possesso di “Brevetto”. Credo cha a breve gli vedremo operare lungo i corsi d’acqua con la funzione di Guardie Giurate Volontarie; anche se questo è l’inizio di un cammino che deve portare ad un numero consistente del corpo di Vigilanza, attraverso corsi di formazione o rinnovo dei brevetti.  Volevo ricordare che la FIPSAS ha definito il quadriennio in corso come il quadriennio della “Vigilanza” con l’onere di proporla e di rafforzarla attraverso interventi economici, corsi di preparazione e non per ultimo l’utilizzo della tecnologia mediante APP che inter scambiano i dati in tempo reale.

Un secondo punto che cercheremo di affrontare a breve è la modernizzazione della Sezione. Non è pensabile portare avanti l’attività, senza aprirsi o dialogare con le Società affiliate e tutti i pescatori, siano essi tesserati o no. Nel mondo della comunicazione basata sui “Social” la Sezione non può rimanere estranea ed è per questo che abbiamo contattato una società del settore per ricreare un sito più attuale e più aperto a chi vuole esprimere il proprio pensiero; inoltre un sito aggiornato rappresenta un richiamo per chi vuole avvicinarsi al mondo della pesca in tutte le sue sfaccettature. Non può mancare ovviamente una “Pagina Facebook” che verrà creata in parallelo al sito.

Direi che questi sono gli argomenti più importanti, ma non gli unici, da affrontare come inizio e su cui ci stiamo impegnando.”


· Come vedi il mondo della pesca sportiva al giorno d’oggi?


“E’ un momento un po’ difficile per la pesca; lo dimostra i numeri del tesseramento e delle licenze che purtroppo tendono a diminuire anno per anno e non solo nella Provincia di Padova ma anche a livello nazionale. Sicuramente una difficoltà che va affrontata e discussa in un tavolo più ampio e con persone preparate ad analizzare le motivazioni ed esprimere eventuali soluzioni.

Quello che si è fatto sino ad oggi non è più sufficiente, dobbiamo aggredire il problema con nuove proposte, nuove iniziative e soprattutto mirare ai giovani che sono la linfa di questa attività di oggi e del domani. Ecco allora l’importanza dei social, strumento principe nella comunicazione tra i giovani con un “Sito” della Sezione di Padova all’altezza di questo nome, abbiamo già un preventivo a riguardo, rinnovato nell’immagine e nella forma ma soprattutto aggiornato costantemente per dare in tempo reale comunicazione di tutto ciò che è legato al mondo della pesca. E per finire non dimentichiamo una “Pagina Facebook” aperta ai pescatori per colloquiare con loro su quello che potrebbe interessare: domande, richieste, comunicazioni, etc.”


· Per restare legati alla domanda precedente, i numeri del settore giovanile nazionale sono in netto calo. Come vedi questo dato e cosa si potrebbe fare per incentivare i ragazzi ad avvicinarsi al mondo della pesca?


“Posso darti una buona notizia per quanto riguarda Padova, nell’anno 2021 abbiamo invertito i numeri del tesseramento ritornando ai valori del 2015-2016.

Di seguito i numeri del tesseramento del 2020 confrontati con quelli del 2021.


                        2020                2021               
Adulti              1783                2213                +430               +20%
Atleti               644                  849                  +205               +32%
Giovani           107                  138                  +31                 +30%
H24                 21                    24                    +3                   +12%
Brevetti           111                  73                    -38                  -35%


Questo non significa che possiamo ritenerci soddisfatti. Ho già detto nella precedente domanda che i giovani sono il futuro per il mondo della pesca nel suo complesso, non solo agonistico, ma anche per la pesca ricreativa ed è il motivo per il quale dobbiamo avvicinarci al loro con proposte ed iniziative.”


· Quanto è importante per la Federazione, e soprattutto quanto lo sarà, la pesca ricreativa?


“Le licenze ed il tesseramento non sono solo degli agonisti, anzi direi che la maggioranza dei pescatori sono solo degli appassionati amanti di questo sport. E’ a loro che dobbiamo un occhio di attenzione e di riguardo. Di solito si pensa che la pesca sia solo agonismo in quanto occupa maggiormente giornali e tv di settore con risalto e lodi, viceversa la pesca ricreativa è una pesca silenziosa, ma non meno importante, e l’unica cosa che si aspettano è di fare delle belle pescate.

Ecco dobbiamo dare ciò che chiedono con ripopolamenti nei corsi d’acqua, ma anche trasmettendo sicurezza con una vigilanza all’altezza e che faccia sentire la sua presenza a garanzia degli onesti e che penalizzi il bracconaggio ed il vandalismo. Salvaguardando il patrimonio ittico e naturalistico è il migliore biglietto da visita per la Federazione, devo ammettere però che è facile dirlo ma assai difficile da realizzare.”


· Per tornare in ambito provinciale, si sente parlare da diversi anni di un utilizzo del “Canale dei Cuori”. Ci puoi aggiornare sulla situazione ad oggi?


“Il “Canale dei Cuori” è un corso d’acqua che sicuramente va tenuto in considerazione; una possibile alternativa al “Canale Idrovia” che purtroppo è sottoposto ad uno stress da manifestazione che si ripete da anni a questa parte e con periodi di conseguente scarsa pescosità; oltretutto è l’unico corso d’acqua che ci permetterebbe la tecnica della pesca all’inglese, ormai scomparsa dalle nostre manifestazioni.  Stiamo parlando del tratto sito a “Cà Bianca”, che si sviluppa dopo l’idrovora, e non il tratto indicato come Ponte de i pesi”. Per avere a disposizione un eventuale campo di gara, rimangono però dei problemi da affrontare:
1. E’ un corso d’acqua presente nella “Provincia di Venezia” e questo ci obbliga a presentare richiesta di autorizzazione alla “Sezione di Venezia”, non solo per avere il permesso della manifestazione, ma anche per avere la chiave per l’apertura della sbarra che limita l’accesso al canale.

2. Attualmente, non essendo frequentato, presenta la sponda infrascata dal canneto e pertanto si
richiede un intervento del “Genio Civile” o del “Consorzio di Bonifica” per rendere praticabile la sponda senza richiedere un lavoro immane per arrivare all’acqua. Qualora queste istituzioni non fossero disponibili chi si accollerebbe il costo dello sfalcio ?
                         3. Il “Canale dei Cuorinon è classificato come “Campo di Gara”, pertanto sono consentite al massimo solo 4 o 5 manifestazioni all’anno.

Come vedete i problemi da affrontare sono molti e complessi, malgrado tutto abbiamo richiesto ed ottenuto una data utile per effettuare una prova del “Provinciale”, non c’era la possibilità di altre manifestazioni in quanto eventuali altre richieste erano già coperte da altri campionati di “Carp Fishing”. Questo non significa doversi arenare. Con l’entrata in vigore della nuova “Carta Ittica”, oggi siamo in deroga della vecchia emissione, ci attiveremo non solo per richiedere un eventuale gestione del corso d’acqua, ma anche per poterlo qualificare come “Campo di Gara” e poter aumentare il numero delle manifestazioni.”


· Per concludere, una domanda che interesserà molti padovani. Si tornerà a pescare sul “Canale delle Regate”? So che ti stai adoperando in prima persona per cercare di tornare a pescare in questo splendido campo di gara.


“Il “Canale delle Regate”, altra spina dolente per la “Sezione di Padova”. Per quest’anno non sono previste manifestazioni nel suddetto canale in quanto le richieste di autorizzazione da presentare alla “REGIONE DEL VENETO Gestione ittica faunistica - venatoria Struttura periferica di Padova” devono essere inoltrate entro il 31 di gennaio, cosa che è stato fatto, ma non includevano suddetto canale perché eravamo sprovvisti dell’autorizzazione ad accedere sulle sponde rilasciato dal “Genio Civile”. Questo non significa che non dobbiamo attivarci per il prossimo anno; abbiamo già avuto l’incontro con l’assessore allo sport del “Comune di Padova” che ci ha dato piena disponibilità per gestire eventuali manifestazioni (Ordine pubblico), previo l’autorizzazione del “Genio Civile” concessionario delle sponde ove si transita.

Gli anni pre COVID 19 l’autorizzazione alle manifestazioni veniva concessa solamente per l’utilizzo della sponda destra, adiacente alla strada, dall’ingegnere che gestiva il corso d’acqua e senza nessuna possibilità per l’utilizzo dell’altra sponda, causando disagi per la viabilità e difficoltà ai pescatori per acceder al picchetto di pesca. Purtroppo era irremovibile nelle sue convinzioni.

Per fortuna al “Genio Civile” è arrivato un sostituto dell’ingegnere pensionato e proprio in questi giorni abbiamo avuto un primo incontro per definire la possibilità di effettuare manifestazioni. Abbiamo chiesto come “Sezione di Padova” di effettuare 3-4 manifestazioni nel periodo ideale, oltre l’accesso alla sponda sinistra che presenta più vegetazione sul sotto riva e quindi più pescosa e minore difficoltà di posizionamento del pescatore. Inoltre la possibilità di poter effettuare prove almeno la settimana antecedente la gara. I responsabili del “Genio Civile” presenti alla riunione, si sono presi un periodo di valutazione con i loro superiori, prima di darci risposta sull’eventuale possibilità delle richieste effettuate.

Vediamo cosa riusciamo ad ottenere; ovviamente la “Sezione” si prende l’impegno, per i presenti, del massimo rispetto verso i passanti sulla sponda superiore e sul posizionamento dei mezzi per come verrà richiesto; non rispettare questi principi recluderà la possibilità del utilizzo del “Campo Gara” per gli anni a venire.”

 

· Giuseppe, ti ringrazio per il tempo che ci hai dedicato. Un arrivederci nei campi di gara e magari più avanti per un aggiornamento su alcune situazione di cui ci ha parlato oggi.

“Più che volentieri. Grazie a voi per lo spazio ed il tempo concessomi. Ci si vede nei campi di gara.”

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